giovedì 30 dicembre 2010

Una galassia fra le nubi...

M33, ovvero la Triangulum Galaxy
Immagine ripresa il 29/12/2010

Finalmente dopo diverso tempo, dopo molti tentativi andati a vuoto, rinunciando ad una cena per sfruttare la bella nottata... eccola!
Purtroppo dei 38 scatti fatti, solamente 15 sono stati utili perchè delle nuvolette infami si sono messe in mezzo... non bastava il freddo! comunque qualcosa di buono c'è!!!
La Galassia del Triangolo, conosciuta anche con il nome di M33 (oggetto numero 33 del catalogo di Charles Messier) e di NGC 598, è una galassia a spirale distante circa 3 milioni di anni luce dalla Terra e situata nella costellazione del Triangolo. Nel mondo anglosassone M33 è anche informalmente chiamata Pinwheel Galaxy (in italiano letteralmente Galassia Girandola).
La Galassia del Triangolo è la seconda galassia non nana più vicina alla Via Lattea, dopo la Galassia di Andromeda (M31). Può essere vista con un binocolo sotto cieli bui, attraverso il quale si presenta come una macchia ovaleggiante e dai contorni irregolari; sotto un cielo eccezionalmente buono, dove l'inquinamento luminoso è sufficientemente basso, è persino possibile notarla ad occhio nudo, tramite la visione distolta. Infatti, essendo un oggetto diffuso, la sua visibilità è fortemente influenzata anche da una piccola quantità di inquinamento luminoso e può variare dalla possibilità di vedere facilmente l'oggetto in visione diretta in cieli molto scuri fino a scrutarlo con molta difficoltà in visione distolta in cieli sopra aree rurali e suburbane

Dati di ripresa: Telescopio MEADE SC 203 su montatura Sky Watcher HEQ5 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher 80/400, fotocamera di ripresa Sony a550, camera guida MagZero MZ5m.
15 ligth x 480 secondi a 800 ISO per un totale di due ore esatte di posa, 15 dark, 15 flat e 15 dark dei flat: le singole immagini sono state sommate con IRIS e successivamente elaborate con PhotoShop CS. durante la serata si sono manifestate diverse velature del cielo che mi hanno costretto a scartare un bel po' di scatto perchè inutilizzabili.
Scopo principale della ripresa è stato il collaudo del nuovo setup di guida con il rifrattore 80/400 che, a mio avviso si è comportato in maniera egregia nonostante gli otto minuti di posa ed i 12 kg di carico sulla montatura...

sabato 11 dicembre 2010

Pleiadi M45

Pleiadi M45
Immagine ripresa l'11 dicembre 2010
Le Pleiadi (conosciute anche come le Sette sorelle, la Chioccetta o con la sigla M45 del catalogo di Charles Messier) sono un ammasso aperto visibile nella costellazione del Toro. Questo ammasso, piuttosto vicino (440 anni luce), conta diverse stelle visibili ad occhio nudo; anche se dagli ambienti cittadini solo cinque o sei delle stelle più brillanti sono visibili, da un luogo più buio se ne possono contare fino a dodici. Tutte le sue componenti sono circondate da leggere nebulose a riflessione, osservabili specialmente in fotografie a lunga esposizione prese con telescopi di dimensione ragguardevole.
I membri visibili delle Pleiadi sono stelle blu o bianche, molto luminose; l'ammasso conta in realtà centinaia di altre stelle, la gran parte delle quali sono troppo deboli per essere visibili ad occhio nudo. Le Pleiadi sono un ammasso giovane, con un'età stimata di circa 100 milioni di anni, e una vita prevista di soli altri 250 milioni di anni, a causa della sua bassa densità.
A causa della loro brillantezza e vicinanza fra loro, le stelle delle Pleiadi sono note dall'antichità: Omero le citava, come pure Tolomeo ed altri autori dell'età classica. Da quando fu noto che le stelle erano corpi celesti simili al Sole, si iniziò ad ipotizzare che fossero in qualche modo legate fra loro; con lo studio del moto proprio degli astri e la determinazione delle distanze, fu chiaro che le Pleiadi fossero realmente legate gravitazionalmente e che avessero un'origine comune.

Dati di ripresa: Telescopio Sky Watcher ED80 Pro su montatura Sky Watcher HEQ5 Pro in postazionbe fissa, telescopio guida Bressere SkyLux 70/700, fotocamera di ripresa Sony a550, camera guida MagZero MZ5m.

46 ligth x 180 secondi a 800 ISO per un totale di due ore e 18 minuti di posa, 35 dark, 29 flat e 25 dark dei flat: le singole immagini sono state sommate con IRIS e successivamente elaborate con PhotoShop CS
L'immagine che vedete è la seconda rielaborazione, e dal momento che non mi soddisfa... ce ne saranno altre....

venerdì 10 dicembre 2010

Alnitak, NGC 2023, NGC 2024 e Horse Head Nebula
Immagine ripresa il 10/12/2010
Alnitak (Zeta Orionis / ζ Orionis / ζ Ori) è una delle tre stelle della Cintura di Orione, che costituisce la porzione centrale della costellazione di Orione. Alnitak è la più ad est delle tre stelle, essendo Mintaka la più occidentale e Alnilam quella centrale. Il suo nome deriva dall'arabo al nitaq, che significa appunto "cintura" o "fascia".
Alnitak giace in una regione affollata di nebulose di gas interstellare, fra cui la celebre Nebulosa Testa di Cavallo, e la nebulosa fiamma,  all'interno delle quali vi sono molte stelle in fase di formazione.

Dati di ripresa: Telescopio Sky Watcher ED80 Pro su montatura Sky Watcher HEQ5 Pro in postazionbe fissa, telescopio guida Bressere SkyLux 70/700, fotocamera di ripresa Sony a550, camera guida MagZero MZ5m.

25 ligth x 300 secondi a 800 ISO per un totale di un'ora e 15 minuti di posa, 30 dark, 20 flat e 20 dark dei flat: le singole immagini sono state sommate con IRIS e successivamente elaborate con PhotoShop CS


Immagine croppata e rielaborata il 2/02/2011

L'immagine è stata ripresa ancora agli inizi di dicembre ma ho deciso di riprenderla in mano perchè a livello di elaborazione si poteva fare meglio... ecco che con un crop ed un maggior tiraggio delle curve si esalta la nebulosa fiamma e la testa di cavallo! Osservando bene si vede che il segnale è stato tirato per i capelli ma comunque la reputo piacevole... basta non ingrandirla troppo ;-)

giovedì 9 dicembre 2010

NGC 6960... Nebulosa Velo

NGC 6960... Nebulosa Velo

Immagine ripresa il 9/12/2010
La nebulosa è un antico resto di supernova; la stella che ha originato quest'oggetto è esplosa diversi millenni fa. Ciò che ora è visibile sono dei debolissimi filamenti, ancora in espansione alla velocità di decine di km/s; nelle foto a lunga posa o con un CCD si distinguono diversi filamenti disposti in tre gruppi principali: il più ad ovest è quello di NGC 6960 (C 34), in direzione della brillante stella 52 Cygni; il secondo, poco più ad est, è formato dalle nebulose NGC 6974 e NGC 6979, disposto con la concavità ad est come il precedente; l'ultimo, ad est, è formato dalle sezioni NGC 6992 (C 33) e NGC 6995 (ai quali si aggiunge IC 1340), orientato in modo speculare rispetto agli altri due. Questa parte è conosciuta pure come Nebulosa Rete (Inglese Network).
Si pensa che nel giro di pochi millenni questa "meraviglia" del cielo boreale scomparirà, perché ad una grande velocità di espansione corrisponde pure un elevato indice di dispersione della sua materia, che presto esaurirà la sua energia ricevuta durante l'esplosione, e si disperderà nel mezzo interstellare, "quasi" senza lasciare traccia.

Dati di ripresa: Telescopio Sky Watcher ED80 Pro su montatura Sky Watcher HEQ5 Pro in postazionbe fissa, telescopio guida Bressere SkyLux 70/700, fotocamera di ripresa Sony a550, camera guida MagZero MZ5m.

17 ligth x 300 secondi a 800 ISO per un totale di un'ora e 25 minuti di posa, 15 dark, 15 flat e 7 dark dei flat: le singole immagini sono state sommate con IRIS e successivamente elaborate con PhotoShop CS

The GREAT NEBULA in ORION...

Nebulosa di Orione M42

Immagine ripresa il 9/12/2010
Quando si riprendono gli oggetti del cielo profondo, ci si deve armare di pazienza dato che solitamente ogni soggetto va esposto per almeno un'ora... io durante le riprese, oltre a controllare l'inseguimento dell'autoguida ed a verificare ogni tanto i fotogrammi, per impegnare il tempo osservo con un secodo telescopio le bellezze del cielo.
Ieri sera però mi son fatto prendere dalla pigrizia e mi son fatto spaventare dal freddo, quindi ne ho approfittato per rielaborare M42 con la tecnica della compositazione, inserendo il nucleo preso da fotogrammi scattati in prima serata... la magnificenza di questa nebulosa è qualcosa di emozionante, anche su una foto imperfetta come la mia!
La Nebulosa di Orione (nota anche come Messier 42 o M 42, NGC 1976) è una delle nebulose diffuse più brillanti del cielo notturno. Chiaramente riconoscibile ad occhio nudo come un oggetto di natura non stellare, è posta a sud del famoso asterismo della Cintura di Orione, al centro della cosiddetta Spada di Orione, nell'omonima costellazione.
Posta ad una distanza di circa 1.270 anni luce dalla Terra, si estende per circa 24 anni luce ed è la regione di formazione stellare più vicina al Sistema solare. Vecchie pubblicazioni si riferiscono a questa nebulosa col nome di Grande Nebulosa, mentre più anticamente i testi astrologici riportavano lo stesso nome della stella Eta Orionis, Ensis (la spada), la quale però è posta in un'altra parte della costellazione. Si tratta di uno degli oggetti più fotografati della volta celeste, poteno non fotografarla pure io?

Dati di ripresa: Telescopio Sky Watcher ED80 Pro su montatura Sky Watcher HEQ5 Pro in postazionbe fissa, telescopio guida Bressere SkyLux 70/700, fotocamera di ripresa Sony a550, camera guida MagZero MZ5m.

15 ligth x 300 secondi a 800 ISO per un totale di un'ora e 15 minuti di posa, 15 dark, 15 flat e 7 dark dei flat: le singole immagini sono state sommate con IRIS e successivamente elaborate con PhotoShop CS
L'immagine che vedete è la seconda rielaborazione, in particolare, dopo l'elaborazione delle aree periferiche della nebulosià, ho sommato il nucleo, prelevandolo da una differente elaborazione della stessa immagine nella quale un tiraggio minore delle curve ha permesso di saturare meno il nucleo...