martedì 27 dicembre 2011

NGC 3628

NGC 3628


Immagine ripresa il 27/12/2011

NGC 3628 è una galassia spirale visibile nella costellazione del Leone.
Si tratta della terza compagna del Tripletto del Leone, un gruppo di tre galassie molto brillanti che comprende, oltre a questa, le ben note M65 e M66; questa galassia si presenta come una compagna minore, meno luminosa ma molto estesa. Si presenta come un lungo fuso luminoso, attraversato lungo tutta la sua lunghezza da una banda scura, ben visibile in un telescopio amatoriale. (tratto da wikipedia)
Telescopio GSO RC 8" su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher ED 80, CCD QHY8L con filtro IDAS LPS P2, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD e gestita da Dithermaster.

23 ligth x 600 secondi bin 1 per un totale di quasi quattro ore di posa dal vialetto di casa... 20 dark, 20 flat e 20 bias: le singole immagini sono state calibrate con MaximDL e successivamente elaborate con PhotoShop CS

sabato 24 dicembre 2011

M44 - Presepe

M44

Immagine ripresa il 24/12/2011

L'Ammasso del Presepe (latino præsepe, mangiatoia) – noto anche come Ammasso Alveare o con le sigle di catalogo M 44 o NGC 2632 – è un brillante ammasso aperto visibile nella costellazione del Cancro. È uno dei più vicini al sistema solare e contiene una ricca popolazione di stelle, più ampia di quelle di altri ammassi aperti vicini. In un cielo nitido l'ammasso appare a occhio nudo come un oggetto nebuloso; definito da Tolomeo "la massa nebulosa nel seno del Cancro", fu il primo oggetto che Galileo osservò con il suo cannocchiale.

Le sue componenti più luminose sono di magnitudine 6 e 7 e sono perfettamente visibili con un binocolo anche dai centri urbani. L'età e il moto proprio sono paragonabili a quelli delle Iadi, suggerendo che entrambi gli ammassi abbiano un'origine comune; sia il Presepe sia le Iadi contengono inoltre delle giganti rosse e delle nane bianche, che rappresentano gli ultimi stadi dell'evoluzione stellare, più un gran numero di stelle di sequenza principale di classe A, F, G, K e M.

Telescopio 102ED F7 autocostruito con spianatore dell'ED80 su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher ED 80, CCD QHY8L con filtro IDAS LPS P2, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD e gestita da Dithermaster.

23 x 600 secondi bin 1 per tre ore e mezza di ripresa dal vialetto di casa... 20 dark, 20 flat e 20 bias: le singole immagini sono state calibrate con MaximDL e successivamente elaborate con PhotoShop CS

venerdì 23 dicembre 2011

M100

M100


Immagine ripresa il 23/12/2011

M 100 (nota anche come NGC 4321) è una galassia spirale che si trova in direzione della costellazione della Chioma di Berenice, alla distanza di 52 milioni di anni luce da noi.... (tratto da Wikipedia)

Telescopio 102ED F7 autocostruito con spianatore dell'ED80 su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher ED 80, CCD QHY8L con filtro IDAS LPS P2, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD e gestita da Dithermaster.

23 x 600 secondi bin 1 per quasi quattro ore di ripresa dal vialetto di casa... 20 dark, 20 flat e 20 bias: le singole immagini sono state calibrate con MaximDL e successivamente elaborate con PhotoShop CS

M45 - Pleiadi

M45


Immagine ripresa il 23/12/2011

Le Pleiadi (conosciute anche come le Sette sorelle, la Chioccetta o con la sigla M45 del catalogo di Charles Messier) sono un ammasso aperto visibile nella costellazione del Toro. Questo ammasso, piuttosto vicino (440 anni luce), conta diverse stelle visibili ad occhio nudo; anche se dagli ambienti cittadini solo cinque o sei delle stelle più brillanti sono visibili, da un luogo più buio se ne possono contare fino a dodici. Tutte le sue componenti sono circondate da leggere nebulose a riflessione, osservabili specialmente in fotografie a lunga esposizione prese con telescopi di dimensione ragguardevole.

I membri visibili delle Pleiadi sono stelle blu o bianche, molto luminose; l'ammasso conta in realtà centinaia di altre stelle, la gran parte delle quali sono troppo deboli per essere visibili ad occhio nudo. Le Pleiadi sono un ammasso giovane, con un'età stimata di circa 100 milioni di anni, e una vita prevista di soli altri 250 milioni di anni, a causa della sua bassa densità.

A causa della loro brillantezza e vicinanza fra loro, le stelle delle Pleiadi sono note dall'antichità: Omero le citava, come pure Tolomeo ed altri autori dell'età classica. Da quando fu noto che le stelle erano corpi celesti simili al Sole, si iniziò ad ipotizzare che fossero in qualche modo legate fra loro; con lo studio del moto proprio degli astri e la determinazione delle distanze, fu chiaro che le Pleiadi fossero realmente legate gravitazionalmente e che avessero un'origine comune... (tratto da Wikipedia)

Telescopio 102ED F7 autocostruito con spianatore dell'ED80 su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher ED 80, CCD QHY8L con filtro IDAS LPS P2, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD e gestita da Dithermaster.

24 x 600 secondi bin 1 per quattro ore di ripresa dal vialetto di casa... 20 dark, 20 flat e 20 bias: le singole immagini sono state calibrate con MaximDL e successivamente elaborate con PhotoShop CS

giovedì 22 dicembre 2011

IC 342

IC342


Immagine ripresa il 22/12/2011

IC 342 (C 5) è una galassia a spirale di forma intermedia tra la classificazione di Galassia spirale barrata e non barrata, situata nella costellazione della Giraffa. È posta vicino al disco galattico dove l'oscuramento causato dalle polveri rende difficile la sua osservazione.. (tratto da wikipedia)
Telescopio GSO RC 8" su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher ED 80, CCD QHY8L con filtro IDAS LPS P2, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD e gestita da Dithermaster.

49 ligth x 600 secondi bin 1 per un totale di otto ore di posa dal vialetto di casa... 20 dark, 20 flat e 20 bias: le singole immagini sono state calibrate con MaximDL e successivamente elaborate con PhotoShop CS

martedì 20 dicembre 2011

M108

M108


Immagine ripresa il 20/12/2011

M 108 (conosciuto anche come NGC 3556 o anche con il suggestivo nome di Galassia Surfboard ) è una galassia a spirale a circa 45 milioni di anni luce, nella costellazione dell'Orsa Maggiore, scoperta da Pierre Méchain nel 1781. Nel 2005, Scott D. Davis suggerì il nome, Galassia Surfboard, per il fatto che la sua forma ricorda quello di una tavola da surf. M108 è una galassia spirale vista quasi perfettamente di taglio: la sua inclinazione è pari a 81° rispetto alla nostra linea di vista; i suoi bracci sono fortemente oscurati da grandi complessi di nebulose oscure e polveri interstellari, che rendono invisibile anche in nucleo galattico. Sono note anche alcune regioni H II, in cui hanno sede fenomeni di formazione stellare. La massa totale della galassia sarebbe di soli 14 miliardi di masse solari, ossia circa un ventesimo di quella della nostra Via Lattea. La sua distanza è stata stimata in 45 milioni di anni luce e sembra allontanarsi da noi alla velocità di 772 km/s.(tratto da wikipedia)
Telescopio GSO RC 8" su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher ED 80, CCD QHY8L, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD e gestita da Dithermaster.

28 ligth x 600 secondi bin 1 per un totale di quasi cinque ore di posa dal vialetto di casa... 20 dark, 20 flat e 20 bias: le singole immagini sono state calibrate con MaximDL e successivamente elaborate con PhotoShop CS

lunedì 19 dicembre 2011

M33

M33


Immagine ripresa il 19/12/2011

La Galassia del Triangolo è la seconda galassia non nana più vicina alla Via Lattea, dopo la Galassia di Andromeda (M31). Può essere vista con un binocolo sotto cieli bui, attraverso il quale si presenta come una macchia ovaleggiante e dai contorni irregolari; sotto un cielo eccezionalmente buono, dove l'inquinamento luminoso è sufficientemente basso, è persino possibile notarla ad occhio nudo, tramite la visione distolta. Infatti, essendo un oggetto diffuso, la sua visibilità è fortemente influenzata anche da una piccola quantità di inquinamento luminoso e può variare dalla possibilità di vedere facilmente l'oggetto in visione diretta in cieli molto scuri fino a scrutarlo con molta difficoltà in visione distolta in cieli sopra aree rurali e suburbane. Se per la maggior parte delle persone la galassia del Triangolo è l'oggetto visibile più distante in assoluto, osservatori esperti affermano di aver osservato ad occhio nudo M81 e Centaurus A, due galassie più lontane e con una luminosità apparente più bassa di M33... (tratto da wikipedia)
Telescopio GSO RC 8" su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher ED 80, CCD QHY8L, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD e gestita da Dithermaster.

21 ligth x 400-500-600 secondi bin 1 per un totale di quasi tre ore di posa dal vialetto di casa... 20 dark, 20 flat e 20 bias: le singole immagini sono state calibrate con MaximDL e successivamente elaborate con PhotoShop CS

M3

M3


Immagine ripresa il 19/12/2011

M 3 (conosciuto anche come NGC 5272) è un ammasso globulare visibile nella costellazione dei Cani da Caccia; è fra i più brillanti del cielo.Questo ammasso è uno dei più grandi e luminosi, ed è formato da circa 500.000 stelle. È situato a una distanza di circa 33.900 anni luce dalla Terra. M3 ha una magnitudine apparente di 6,2 che lo rende visibile a occhio nudo in determinate condizioni. Visto da un telescopio di dimensioni media, l'ammasso è completamente definito.[(tratto da wikipedia)
Telescopio GSO RC 8" su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher ED 80, CCD QHY8L, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD e gestita da Dithermaster.

21 ligth x 500 secondi bin 1 per un totale di quasi tre ore di posa dal vialetto di casa... 20 dark, 20 flat e 20 bias: le singole immagini sono state calibrate con MaximDL e successivamente elaborate con PhotoShop CS

lunedì 28 novembre 2011

NGC 891

NGC 891


Immagine ripresa il 26/11/2011

NGC 891 è una brillante galassia nella costellazione di Andromeda.

Si individua con facilità 3,5 gradi ad est della stella γ Andromedae; appare vista perfettamente di taglio, così ad un telescopio rifrattore si presenta come un lungo fuso chiaro, privo di dettagli. Ad ingrandimenti maggiori si nota bene la presenza di un bulbo centrale molto luminoso, mentre in grandi telescopi si evidenzia la banda oscura di polveri e gas interstellari che la rendono molto simile alla nostra Via Lattea. Fa parte di un gruppo di galassie distanti dalla nostra circa 40 milioni di anni luce. (tratto da wikipedia)

Telescopio RC 8" GSO su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher ED80, fotocamera di ripresa Eos 450D modificata, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD e gestita da Dithermaster.

52 ligth x 600 secondi a 800 ISO per un totale di otto ore e mezza di posa riprese nelle notti del 26 e 27 novembre dal vialetto di casa con temperatura media di 4°... 20 dark, 21 flat e 21 dark dei flat: le singole immagini sono state calibrate con IRIS e successivamente elaborate con PhotoShop CS

sabato 26 novembre 2011

IC 5146 - Cocoon nebula

IC 5146 - Cocoon nebula


Immagine ripresa il 25/11/2011

IC 5146 è un ammasso aperto legato ad una nebulosa diffusa visibile nella costellazione del Cigno.Si individua 3,5 gradi ad est di M39, nella parte settentrionale della costellazione; è invisibile con un binocolo, occorre un telescopio di 150mm per apprezzare l'oggetto minimamente. È un piccolo ammasso circondato da una nebulosa molto raccolta (a forma di Bozzolo), connessa a sua volta ad un sistema di nebulosità oscure, conosciute con la sigla B 168, che si estende per circa 2 gradi in direzione di M39, evidentissima anche con piccoli strumenti in quanto oscura un ricco campo stellare. La stella principale dell'ammasso ha magnitudine 9,74 (probabilmente però appare solo in "sovraimpressione", perché la sua distanza sarebbe inferiore a quella dell'ammasso). Quest'insieme di nebulose avrebbero una distanza dal Sole pari a circa 3300 anni-luce.
Telescopio RC 8" GSO su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher ED80, fotocamera di ripresa Eos 450D modificata, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD e gestita da Dithermaster.

18 ligth x 600 secondi a 800 ISO per un totale di tre ore di posa ripresi fra le 20:00 e le 00:00 dal vialetto di casa con temperatura media di 4°... 19 dark, 21 flat e 21 dark dei flat: le singole immagini sono state calibrate con IRIS e successivamente elaborate con PhotoShop CS

mercoledì 16 novembre 2011

NGC 6946

NGC 6946

Immagine ripresa il 16/11/2011

Ripresa fatta in condizioni di umidità proibitive per testare il nuovo RC della GSO

Telescopio RC 8" GSO su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher ED80, fotocamera di ripresa Eos 450D modificata, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD e gestita da Dithermaster.

27 ligth x 480 secondi a 800 ISO per un totale di tre ore e mezza di posa ripresi fra le 00:00 e le 04:00 dal vialetto di casa con temperatura media di 4°... 20 dark, 20 flat e 20 dark dei flat: le singole immagini sono state calibrate con IRIS e successivamente elaborate con PhotoShop CS

NGC 7023 - IRIS NEBULA

NGC 7023 - Iris Nebula


Immagine ripresa il 16/11/2011

Ripresa fatta in condizioni di umidità proibitive per testare il nuovo RC della GSO

Telescopio RC 8" GSO su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher ED80, fotocamera di ripresa Eos 450D modificata, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD e gestita da Dithermaster.

26 ligth x 480 secondi a 800 ISO per un totale di tre ore e mezza di posa ripresi fra le 20:00 e le 00:00 dal vialetto di casa con temperatura media di 4°... 20 dark, 20 flat e 20 dark dei flat: le singole immagini sono state calibrate con IRIS e successivamente elaborate con PhotoShop CS

martedì 1 novembre 2011

Cold Box water-cooled

Ciao a tutti… anche se un po’ fuori stagione, vi presento una realizzazione che mi ha aiutato non poco nelle riprese durante il periodo estivo: la mitica ColdBox!
Come risaputo, con l’avvicinarsi del periodo estivo, riprendere con una reflex diventa sempre più problematico man mano che aumenta la temperatura ambiente, infatti, progressivamente aumenta anche il rumore prodotto dal sensore… difetto tanto odiato dagli astroimagers.
Per oviare al problema non ci sono tante scappatoie: si va in montagna, si compra un ccd raffreddato, ci si rassegna o si usa una ColdBox! Io l’estate scorsa ho optato per quest’ultima!
La coldbox altro non è che una scatola raffreddata nel quale inserire la reflex durante le fasi di ripresa… ma vediamone i particolari: per il cuore del dispositivo ho usato ovviamente una cella di peltier, della potenza di 45W, che come risaputo, se alimentata, produce freddo da un lato e caldo dal lato opposto… il nostro scopo è sfruttare il freddo all’interno della scatola e smaltire il caldo fuori della stessa. In una prima versione ho utilizzato il classico dissipatore da PC per smaltire il calore, senza però ottenere risultati eclatanti ed avendo sempre l’angoscia di un ventolone che potenzialmente poteva produrre vibrazioni. A questo punto ho cambiato sistema, adottando un raffreddamento ad acqua: ed ecco un’immagine del cuore effettivo della ColdBox:


Il dissipatore lato caldo visibile a sinistra, è un blocchetto di alluminio sul quale ho fresato una serpentina per il passaggio dell’acqua di raffreddamento mentre a destra è visibile il diffusore di aria fredda


Dal lato opposto, affogata nella pasta conduttrice, è visibile la peltier che verrà chiusa a sandwich frà i dissipatori.

Passando al contenitore, questo deve essere leggero e isolante termicamente, per tale motivo ho scelto del poliuretano espanso ad alta densità (isolante edile) da tre cm di spessore… tagliato a misura ed incollato col vinavil. Sul fondo ho fresato una porzione che andrà ad alloggiare il raffreddatore e praticato i buchi per l’uscita dei tubicini dell’acqua.

Ho dotato il dispositivo anche di un termometrico per la rilevazione della temperatura interna, che ovviamente non sarà quella del sensore…


Ed ecco come appare l’interno del box assemblato…



Per il fissaggio della reflex, una 450D, ho praticato un foro sul lato mobile della scatola sul quale attraverso una prolunga T2, si fissa il naso da 2” e l’anello T2, che una volta avvitati si fissano sul coperchio…

A questo punto la ColdBox è completa e basta inserirla sul focheggiatore, ovviamente la messa a fuoco va fatta esclusivamente via PC…

Per l’alimentazione ho usato un alimentatore stabilizzato acquistato su ebay mentre per la circolazione dell’acqua, ho usato una pompetta per acquari (la più piccola che ho trovato)

Ovviamente prima si accende la pompa poi la peltier e la ventola… come si vede dalla foto, in poco meno di un quarto d’ora siamo passati da 13° di temperatura ambiente a quasi -9° all’interno della ColdBox… ovviamente il rendimento maggiore e quindi il delta T maggiore si ottiene con temperature ambiente più alte ma già questo da’ l’idea dell’utilità…

Ovviamente tutto ciò comporta un po’ di tempo in più per la preparazione ma come sappiamo tutti, riprendere in agosto a 25° o a 0° fa’ parecchia differenza ed un piccolo sacrificio val ben la pena sopportarlo…
Sperando che quanto sopra possa essere di utilità a qualcuno… vi auguro cieli sereni

domenica 30 ottobre 2011

Alnitak, NGC 2024 ed IC 434

Alnitak, NGC 2024 ed IC 434

Immagine ripresa il 29/10/2011

Ripresa fatta in condizioni di umidità proibitive per testare il rifrattore 102ED che ho autocostruito

Telescopio ED 102 con riduttore spianatore SkyWatcher su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher ED80, fotocamera di ripresa Eos 450D modificata + filtro UHC-E, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD e gestita da Dithermaster.

9 ligth x 600 secondi a 800 ISO per un totale di un'ora e mezza di posa ripresi fra le 3:00 e le 05:00 dal vialetto di casa con temperatura media di 9°e luna al15%... 12 dark, 20 flat e 20 dark dei flat: le singole immagini sono state calibrate con IRIS e successivamente elaborate con PhotoShop CS

M38 ed NGC1907

M38 e NGC 1907

Immagine ripresa il 29/10/2011

Ripresa fatta in condizioni di umidità proibitive per testare il rifrattore 102ED che ho autocostruito

Telescopio ED 102 con riduttore spianatore SkyWatcher su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher ED80, fotocamera di ripresa Eos 450D modificata + filtro UHC-E, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD e gestita da Dithermaster.

15 ligth x 600 secondi a 800 ISO per un totale di due ore e mezza di posa ripresi fra le 00:00 e le 03:00 dal vialetto di casa con temperatura media di 9°e luna al15%... 12 dark, 20 flat e 20 dark dei flat: le singole immagini sono state calibrate con IRIS e successivamente elaborate con PhotoShop CS

M31

M31

Immagine ripresa il 29/10/2011

Ripresa fatta in condizioni di umidità proibitive per testare il rifrattore 102ED che ho autocostruito

Telescopio ED 102 con riduttore spianatore SkyWatcher su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher ED80, fotocamera di ripresa Eos 450D modificata + filtro UHC-E, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD e gestita da Dithermaster.

18 ligth x 600 secondi a 800 ISO per un totale di tre ore di posa ripresi fra le 21:00 e le 00:00 dal vialetto di casa con temperatura media di 9°e luna al15%... 12 dark, 20 flat e 20 dark dei flat: le singole immagini sono state calibrate con IRIS e successivamente elaborate con PhotoShop CS

sabato 1 ottobre 2011

Rifrattore ED 102

Qualche mese fa' sbirciando si astrosell ho visto l'annnuncio relativo ad un obiettivo 102ED in H-FK61, montato su rifrattori Tecnosky ed Astro Professional e dato che il venditore era della mia zona ne ho approfittato per iniziare questa avventura.
Ho realizzato il tubo ed il paraluce con della vetroresina usando dei tondi di plastica per stampo, quindi fatto flange anelli e barra in alluminio con tornio e fresa ed infine i diaframmi sempre al tornio, assottigliati al massimo con il lapidello e posizionati ottimizzando il risultato per la messa a fuoco sul sensore della canon... la verniciatura interna l'ho fatta con vernice nero opaco mescolata a farina per polenta (era meglio usare farina normale.. piu' fine)... ecco il risultato


Una sciccheria ce mi sono permesso è il paraluce retrattile...


Purtroppo non ho pensato di far foto durante i lavori... preso dall'entusiasmo della realizzazione!
Ed ore basta il cielo...

domenica 25 settembre 2011

IC 1848 Soul nebula

IC1848
Immagine ripresa il 25/09/2011

IC 1848 (nota anche come Nebulosa Anima, Nebulosa Embrione o con la sigla W5) è una nebulosa diffusa associata ad un ammasso aperto di stelle giovani e calde di grande massa, visibile nella costellazione di Cassiopea, verso il confine con la Giraffa. Si tratta di una delle aree in cui è più attiva la formazione stellare. La nebulosa è individuabile circa 8 gradi a sud-est della stella ε Cassiopeiae, ma si può individuare anche partendo dall'Ammasso Doppio di Perseo e spostandosi di circa 5 gradi in direzione nord-est; fa coppia con un'altra vasta nebulosa, nota come IC 1805. Per poterla individuare occorre un buon ingrandimento, non tanto per le dimensioni, dato che la nebulosa è abbastanza estesa, quanto per la sua debolezza. Una foto a lunga posa o una camera CCD rivela invece l'oggetto con una certa facilità. L'intero complesso di nebulose visibili in quest'area si presenta circumpolare dalla gran parte delle regioni dell'emisfero boreale; i mesi migliori per la sua osservazione vanno da ottobre ad aprile... (tratto da wikipedia)
Telescopio SkyWatcher ED80 con riduttore spianatore su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher 80/400, fotocamera di ripresa Eos 450D modificata con filtro UHC-E e coldbox a temperatura di 1°, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD e gestita da Dithermaster.

35 ligth x 600 secondi a 800 ISO per un totale di quasi sei ore di posa ripresi fra le 21:00 e le 05:00 dal vialetto di casa con temperatura media di 28°... 10 dark, 20 flat e 20 dark dei flat: le singole immagini sono state calibrate con IRIS e successivamente elaborate con PhotoShop CS

sabato 24 settembre 2011

M33

M33
Immagine ripresa il 24/09/2011

La Galassia del Triangolo è la seconda galassia non nana più vicina alla Via Lattea, dopo la Galassia di Andromeda (M31). Può essere vista con un binocolo sotto cieli bui, attraverso il quale si presenta come una macchia ovaleggiante e dai contorni irregolari; sotto un cielo eccezionalmente buono, dove l'inquinamento luminoso è sufficientemente basso, è persino possibile notarla ad occhio nudo, tramite la visione distolta. Infatti, essendo un oggetto diffuso, la sua visibilità è fortemente influenzata anche da una piccola quantità di inquinamento luminoso e può variare dalla possibilità di vedere facilmente l'oggetto in visione diretta in cieli molto scuri fino a scrutarlo con molta difficoltà in visione distolta in cieli sopra aree rurali e suburbane. Se per la maggior parte delle persone la galassia del Triangolo è l'oggetto visibile più distante in assoluto, osservatori esperti affermano di aver osservato ad occhio nudo M81 e Centaurus A, due galassie più lontane e con una luminosità apparente più bassa di M33... (tratto da wikipedia)
Telescopio SkyWatcher ED80 con riduttore spianatore su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher 80/400, fotocamera di ripresa Eos 450D modificata con filtro UHC-E e coldbox a temperatura di 1°, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD e gestita da Dithermaster.

16 ligth x 600 secondi a 800 ISO per un totale di due ore e quaranta di posa ripresi fra le 01:00 e le 05:00 dal vialetto di casa con temperatura media di 28°... 10 dark, 20 flat e 20 dark dei flat: le singole immagini sono state calibrate con IRIS e successivamente elaborate con PhotoShop CS

IC 1805 Nebulosa Cuore

IC 1805
Immagine ripresa il 24/09/2011
IC 1805 (nota anche come Nebulosa Cuore o con la sigla W4) è una nebulosa diffusa in associazione ad un ammasso aperto, visibile nella costellazione di Cassiopea, verso il confine con la Giraffa. È individuabile circa 6 gradi a sud-est della stella ε Cassiopeiae, ma si può individuare anche partendo dall'Ammasso Doppio di Perseo e spostandosi di circa 4-5 gradi in direzione nord-nord-est; fa coppia con un'altra vasta nebulosa, nota come IC 1848. Per poterla individuare occorre un buon ingrandimento, non tanto per le dimensioni, dato che la nebulosa è abbastanza estesa, quanto per la sua debolezza. Una foto a lunga posa o una camera CCD rivela invece l'oggetto con una certa facilità. L'intero complesso di nebulose visibili in quest'area si presenta circumpolare dalla gran parte delle regioni dell'emisfero boreale; i mesi migliori per la sua osservazione vanno da ottobre ad aprile... (tratto da wikipedia)
Telescopio SkyWatcher ED80 con riduttore spianatore su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher 80/400, fotocamera di ripresa Eos 450D modificata con filtro UHC-E e coldbox a temperatura di 1°, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD e gestita da Dithermaster.

32 ligth x 600 secondi a 800 ISO per un totale di cinque ore di posa ripresi fra le 01:00 e le 05:00 dal vialetto di casa con temperatura media di 28°... 30 dark, 25 flat e 25 dark dei flat: le singole immagini sono state calibrate con IRIS e successivamente elaborate con PhotoShop CS

mercoledì 21 settembre 2011

NGC 7635

NGC 7635 Bubble nebula

Immagine ripresa il 21/09/2011


NGC 7635 (nota talvolta come Nebulosa Bolla) è una nebulosa diffusa visibile nella costellazione di Cassiopea, verso il confine con Cefeo.È individuabile vicinissimo all'ammasso aperto M52, al punto che negli strumenti più piccoli appare nello stesso campo visivo; la sua caratteristica principale è una "bolla" di vuoto circondata da una nebulosa, visibile con potenti strumenti nella zona meridionale dell'oggetto, causata dal vento stellare della giovane stella centrale, di magnitudine 8,7. In un telescopio amatoriale si rivela invece bene la nebulosa, che sembra terminare a sud con una forma ad arco... (tratto da wikipedia)

Telescopio SkyWatcher SC8" su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher 80/400, fotocamera di ripresa Eos 450D modificata con coldbox a temperatura di 0°, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD e gestita da Dithermaster.

19 ligth x 600 secondi a 800 ISO per un totale di tre ore e dieci di posa ripresi fra le 01:00 e le 05:00 dal vialetto di casa con temperatura media di 28°  10 dark, 15 flat e 15 dark dei flat: le singole immagini sono state calibrate con IRIS e successivamente elaborate con PhotoShop CS

martedì 20 settembre 2011

M45 - Pleiadi

M45 - Pleiadi

Immagine ripresa il 20/09/2011

Le Pleiadi (conosciute anche come le Sette sorelle, la Chioccetta o con la sigla M45 del catalogo di Charles Messier) sono un ammasso aperto visibile nella costellazione del Toro. Questo ammasso, piuttosto vicino (440 anni luce), conta diverse stelle visibili ad occhio nudo; anche se dagli ambienti cittadini solo cinque o sei delle stelle più brillanti sono visibili, da un luogo più buio se ne possono contare fino a dodici. Tutte le sue componenti sono circondate da leggere nebulose a riflessione, osservabili specialmente in fotografie a lunga esposizione prese con telescopi di dimensione ragguardevole.

I membri visibili delle Pleiadi sono stelle blu o bianche, molto luminose; l'ammasso conta in realtà centinaia di altre stelle, la gran parte delle quali sono troppo deboli per essere visibili ad occhio nudo. Le Pleiadi sono un ammasso giovane, con un'età stimata di circa 100 milioni di anni, e una vita prevista di soli altri 250 milioni di anni, a causa della sua bassa densità.


A causa della loro brillantezza e vicinanza fra loro, le stelle delle Pleiadi sono note dall'antichità: Omero le citava, come pure Tolomeo ed altri autori dell'età classica. Da quando fu noto che le stelle erano corpi celesti simili al Sole, si iniziò ad ipotizzare che fossero in qualche modo legate fra loro; con lo studio del moto proprio degli astri e la determinazione delle distanze, fu chiaro che le Pleiadi fossero realmente legate gravitazionalmente e che avessero un'origine comune... (tratto da wikipedia)
Telescopio SkyWatcher ED80 con riduttore spianatore su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher 80/400, fotocamera di ripresa Eos 450D modificata con coldbox a temperatura di 1°, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD e gestita da Dithermaster.

40 ligth x 300 secondi a 800 ISO per un totale di tre ore e dieci di posa ripresi fra le 01:00 e le 05:00 dal vialetto di casa con temperatura media di 28°... 30 dark, 25 flat e 25 dark dei flat: le singole immagini sono state calibrate con IRIS e successivamente elaborate con PhotoShop CS

NGC 7331

NGC 7331

Immagine ripresa il 20/09/2011

NGC 7331 è una galassia spirale visibile nella costellazione di Pegaso.

Si individua 4 gradi a NNW della brillante stella η Pegasi; si mostra in piccoli strumenti come una scia chiara disposta in senso N-S, appena più chiara al centro. I bracci, visibili con strumenti di maggiori dimensioni, sono tenui e aperti in direzione sud; la struttura e le dimensioni sono simili a quelle della Via Lattea, al punto che talvolta ci si riferisce a questa galassia come alla "gemella della Via Lattea".
Nel 1959 esplose una supernova di tipo IIL, l'unica osservata finora in questa galassia. Al suo interno sono osservabili evidenti fenomeni di starburst; dista dalla Via Lattea circa 45 milioni di anni luce...(tratto da wikipedia)
Appena sopra a destra si intravede il quintetto di stephan: Il Quintetto di Stephan è un gruppo visuale di cinque galassie nella costellazione di Pegaso. Il gruppo fu scoperto dall'astronomo francese Édouard Stephan nel 1877 all'Osservatorio di Marsiglia. Il membro più luminoso è la galassia a spirale NGC 7320, che mostra estese regioni HII, visibili come globi rossastri, dove c'è un'intensa formazione stellare.

Telescopio SkyWatcher ED80 con riduttore spianatore su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher 80/400, fotocamera di ripresa Eos 450D modificata con coldbox a temperatura di 1°, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD e gestita da Dithermaster.

41 ligth x 300 secondi a 800 ISO per un totale di tre ore e venti di posa ripresi fra le 01:00 e le 05:00 dal vialetto di casa con temperatura media di 28°... 30 dark, 25 flat e 25 dark dei flat: le singole immagini sono state calibrate con IRIS e successivamente elaborate con PhotoShop CS

domenica 4 settembre 2011

M31 Andromeda galaxy

M31

Immagine ripresa il 02/09/2011


La Galassia di Andromeda (nota talvolta anche con il vecchio nome Grande Nebulosa di Andromeda o con le sigle di catalogo M 31 e NGC 224), è una galassia spirale gigante facente parte del Gruppo Locale, assieme alla Via Lattea; si trova a circa 2,5 milioni di anni luce dalla Terra, in direzione della costellazione boreale di Andromeda, da cui prende il nome. Si tratta della galassia spirale di grandi dimensioni più vicina alla nostra Galassia; è visibile anche ad occhio nudo e si tratta dell'oggetto più lontano visibile da occhi umani senza l'ausilio di strumenti di osservazione.. (tratto da wikipedia)

Telescopio SkyWatcher ED80 con riduttore spianatore su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher 80/400, fotocamera di ripresa Eos 450D modificata con coldbox a temperatura di 2°, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD e gestita da Dithermaster.

34 ligth x 360 secondi a 800 ISO per un totale di tre ore e venti di posa ripresi fra le 01:00 e le 05:00 dal vialetto di casa con temperatura media di 28°e luna al15%... 20 dark, 30 flat e 30 dark dei flat: le singole immagini sono state calibrate con IRIS e successivamente elaborate con PhotoShop CS

NGC 6946 - NGC 6939

NGC 6946 - NGC 6939

Immagine ripresa il 02/09/2011
NGC 6946 è una galassia spirale posta sul confine tra le costellazioni del Cigno e di Cefeo. Le sue grandi dimensioni sono dovute alla sua relativa vicinanza alla Via Lattea.Questa galassia è famosa presso la comunità scientifica col nome di Fireworks Galaxy (Galassia fuochi d'artificio), a causa dell'enorme numero di supernovae osservate, ben otto negli ultimi 100 anni (l'ultima delle quali fu osservata il 22 settembre del 2004); l'esplosione del 1980, di tipo II, fu la più appariscente, raggiungendo un picco di magnitudine 11,4. Come detto sopra, fra i suoi bracci di spirale si trova un gran numero di regioni HII, ossia nebulose in cui ha luogo la nascita di nuove stelle; all'infrarosso è stato evidenziato che negli ultimi 20 milioni di anni in questa galassia avrebbe avuto luogo un intenso fenomeno di starburst: nei pressi del nucleo vi è un gran numero di stelle giovani e brillanti. Il diametro lineare della galassia sarebbe di circa 58.000 anni luce, e la luminosità è pari a circa 30 miliardi di soli. E visibile anche NGC 6939, un ammasso aperto nella costellazione di Cefeo. È visibile 1,5 gradi a sud-ovest della stella η Cephei; è un piccolo ammasso, le cui due stelle principali brillano di decima magnitudine, e sono poste ai vertici di NW e SE dell'oggetto, Un binocolo 10x50 permette solo di intravedere una leggera chiazza chiara, mentre con un telescopio di 150mm di apertura appare già risolto. Dista dal Sistema solare oltre 4000 anni-luce.. (tratto da wikipedia)

Telescopio SkyWatcher ED80 con riduttore spianatore su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher 80/400, fotocamera di ripresa Eos 450D modificata con coldbox a temperatura di 2°, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD e gestita da Dithermaster.

24 ligth x 360 secondi a 800 ISO per un totale di due ore e un quarto di posa ripresi fra le 21:00 e le 01:00 dal vialetto di casa con temperatura media di 28°e luna al15%... 20 dark, 30 flat e 30 dark dei flat: le singole immagini sono state calibrate con IRIS e successivamente elaborate con PhotoShop CS.

domenica 31 luglio 2011

IC 1396 e VdB142

IC 1396


Immagine ripresa il 29/07/2011
IC 1396 è un ammasso aperto molto sparso associato a una vasta nebulosa diffusa, visibile nella costellazione boreale di Cefeo; si trova in un tratto di Via Lattea parzialmente oscurato da densi banchi di nebulose oscure, in una regione galattica ricca di polveri e gas neutri. E visibile anche vdB 142 che è una piccola nebulosa oscura, visibile nella parte superiore centrale dell'immagine. é posta verso l'area centrale del grande complesso nebuloso IC 1396; nonostante le sue ridotte dimensioni, si evidenzia con una discreta facilità, a causa della sua profonda oscurità e per la sua forma, che le ha conferito il soprannome di Proboscide d'elefante. (tratto da wikipedia)

Telescopio SkyWatcher ED80 con riduttore spianatore su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher 80/400, fotocamera di ripresa Eos 450D modificata con coldbox a temperatura di 2°, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD e gestita da Dithermaster.

28 ligth x 300 secondi a 800 ISO per un totale di due ore e venti di posa ripresi fra le 23:00 e le 01:30 dal vialetto di casa con temperatura media di 23°e luna nuova... 20 dark, 20 flat e 20 dark dei flat: le singole immagini sono state calibrate con IRIS e successivamente elaborate con PhotoShop CS.

sabato 23 luglio 2011

The Moon

La Luna...


Immagine ripresa il 21/07/2011 mentre veniva alla luce la mia dolcissima nipotina Olivia

Ritengo che non servano spiegazioni o descrizioni...
Somma di 15 filmati da 60" l'uno ripresi con MZ5m su Meade SC F10 ed NEQ6  elaborati con Registax e sommati con PS

IC 1318

IC 1318

Immagine ripresa il 21/07/2011 mentre mia dolce nipotina Olivia veniva alla luce

IC 1318 è un grande complesso di nebulose diffuse osservabile nella costellazione del Cigno; fa parte del grande complesso nebuloso molecolare del Cigno, una delle aree nebulose più grandi e massicce della nostra Galassia.

Il complesso è formato da più aree nebulose, spesso attraversate da nebulose oscure, più o meno circondanti la stella Sadr e più o meno staccate fra di loro, al punto che sono state classificate come nebulose separate: sono infatti numerate da IC 1318a fino a IC 1318e, andando da ovest a est. A rendere brillante la nebulosa non è, come può sembrare, la stella Sadr, dato che in realtà non è legata al complesso molecolare: anche se si tratta di una stella molto distante, posta attorno ai 1500 anni luce da noi, è decisamente in primo piano rispetto al campo nebuloso. La formazione stellare, fenomeno per altro diffuso in questa regione della Galassia, sarebbe in via di rallentamento solo in alcune piccole aree alla periferia di questa sottostruttura.
La parte più intensa osservabile direttamente è proprio la sezione di IC 1318 visibile nei pressi della banda oscura LDN 889; la parti più occidentali si presentano invece più rarefatte e filamentose, il che farebbe pensare che questa parte è stata formata in realtà da una o più esplosioni di supernovae. Nella stessa area di cielo si osservano un gran numero di oggetti, come la Nebulosa Crescente e la Nebulosa Farfalla, più alcuni ammassi aperti, il più famoso dei quali è M29. IC 1318 ingloba questa ed altre nebulose, più l'ammasso NGC 6910 visibile nell'immagine sotto a Sadr. (tratto da wikipedia)

Telescopio SkyWatcher ED80 con riduttore spianatore su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher 80/400, fotocamera di ripresa Eos 450D modificata con coldbox a temperatura di -2°, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD e gestita da Dithermaster.

30 ligth x 300 secondi a 800 ISO per un totale di due ore e mezza di posa ripresi fra le 23:00 e le 01:30 dal vialetto di casa con temperatura media di 23°e luna calante al  70%... 11 dark, 20 flat e 20 dark dei flat: le singole immagini sono state calibrate con IRIS e successivamente elaborate con PhotoShop CS.

venerdì 8 luglio 2011

Cigno e Lira

Il Cigno e la Lira


Immagine ripresa il 03/07/2011
Quella del Cigno è una costellazione brillante e di grandi dimensioni; si tratta di una delle figure più tipiche dell'emisfero boreale, disposta lungo la Via Lattea in un suo tratto molto ricco e in cui questa appare divisa in due in senso longitudinale da una serie di nebulose oscure nota come Fenditura del Cigno. La forma della costellazione, ben riconoscibile nei cieli da giugno a novembre, ricorda una grande croce, con l'asse maggiore formato dalle stelle Deneb e Albireo, e l'asse minore formato da Gienah e Rukh; il punto di intersezione degli assi è invece rappresentato dalla stella Sadr, esattamente al centro della ripresa.
Sulla destra è ben visibile la stella Vega e la relativa costellazione della Lira. Sono molto soddisfatto della ripresa perchè è ben visibile la Via Lattea nonostante abbia ripreso da casa, vale a dire sotto un lampione....
Fotocamera di ripresa Sony a550 con obiettivo Minolta 28 f2.8 chiuso a 5.6 su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher 80/400, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD.

25 ligth x 300 secondi a 800 ISO per un totale di due ore di posa ripresi fra le 23:00 e le 01:30 dal vialetto di casa con temperatura media di 22° 20 dark, 21 flat e 21 dark dei flat: le singole immagini sono state calibrate con IRIS e successivamente elaborate con PhotoShop CS.

domenica 3 luglio 2011

Sadr

Sadr


Immagine ripresa il 03/07/2011
Sadr è la seconda stella più brillante della costellazione del Cigno, dopo Deneb (α Cyg). Situata al centro dell'asterismo noto come Croce del Nord, possiede una magnitudine apparente di +2,23. Il suo nome deriva dall'arabo صدر şadr, "busto", da cui deriva anche il nome della stella Shedir (α Cassiopeiae). Dista dal sistema solare circa 1500 anni luce.
Sadr è una stella supergigante gialla di classe spettrale F8 Ib (temperatura superficiale 6500
K), con una luminosità 65.000 volte quella del Sole ed una massa pari a 12 masse solari, motivo per il quale si ritiene che la stella esploderà in supernova (forse di tipo II) al termine della propria esistenza. Sul diagramma Hertzsprung-Russell, Sadr si trova nella striscia di instabilità, la regione a cui appartengono le stelle pulsanti, soggette a variazioni nella luminosità; sebbene non manifesti delle forti variazioni tra un massimo e un minimo della luminosità, Sadr è comunque una stella variabile, che fluttua di luminosità in un periodo irregolare che si aggira sui 74 giorni.
Situata visivamente in una complessa regione della Via Lattea, appare circondata dalla nebulosa a emissione diffusa
IC 1318, illuminata da calde stelle nane blu di recente formazione; Sadr tuttavia non fa parte del complesso nebuloso, poiché si trova ad una distanza intermedia rispetto a quella della nebulosa ed appare dunque in primo piano rispetto ad essa. L'ammasso aperto NGC 6910, che appare nel medesimo campo visivo, è situato ad una distanza ancora superiore rispetto alla nebulosa e alla stella. Nella ripresa sono anche visibili, M29, NGC6888, IC4996 ed IC1311

Fotocamera di ripresa Canon 450D con obiettivo Pentacon 200mm f4 chiuso a 5.6 su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher 80/400, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD.

70 ligth x 300 secondi a 800 ISO per un totale di sei ore di posa ripresi fra il 2 e 3 luglio dal vialetto di casa con temperatura media di 22° 20 dark, 21 flat e 21 dark dei flat: le singole immagini sono state calibrate con IRIS e successivamente elaborate con PhotoShop CS.

giovedì 30 giugno 2011

The Ring Nebula - M57

M57



Immagine ripresa il 26/06/2011

La Nebulosa Anello (nota anche come M 57 o NGC 6720) è una nebulosa planetaria visibile nella costellazione boreale della Lira; dista circa 2000 anni luce dalla Terra e ha un diametro di circa due anni luce. È una delle nebulose più famose.
La forma ad anello è in realtà un effetto prospettico poiché dalla Terra possiamo osservarla da uno dei poli. Se potessimo osservarla dal piano equatoriale avrebbe l'aspetto della Nebulosa Manubrio (M27).
M57 si osserva nella costellazione della Lira, a sud della brillantissima stella Vega; questa stella costituisce il vertice nord-est di un asterismo ben noto come Triangolo Estivo. M57 si trova a circa il 40% della distanza angolare fra β Lyrae e γ Lyrae.
La nebulosa non può essere scorta con un binocolo come un 10x50 e difficilmente anche con modelli superiori come i 20x80; un discorso simile vale per i telescopi: un 75mm appena permette di individuarla, mentre con un 114mm già si può inravedere la struttura ad anello. Strumenti maggiori mostrano alcune zone oscure ad est e ad ovest dell'anello, più alcune aree debolmente nebulose all'interno del disco.
Il periodo migliore per la sua osservazione ricade nei mesi dell'estate boreale, fra giugno e ottobre, tenendo comunque conto che dalla fascia temperata dell'emisfero boreale è comunque presente in gran parte delle notti dell'anno. Dall'emisfero australe la sua osservazione può risultarne più difficoltosa, specialmente dalla fascia temperata più meridionale; risulta essere qui un oggetto tipico dell'inverno australe. (tratto da wikipedia)

Telescopio Meade SC 8" f/10 su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher 80/400, fotocamera di ripresa Eos 450D modificata con coldbox a temperatura di 0,7°, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD e gestita da Dithermaster.

35 ligth x 270 secondi a 800 ISO per un totale di due ore e mezza di posa ripresi fra le 23:00 e le 01:30 dal vialetto di casa con temperatura media di 22° 30 dark, 20 flat e 20 dark dei flat: le singole immagini sono state calibrate con IRIS e successivamente elaborate con PhotoShop CS.

lunedì 27 giugno 2011

NGC 6992

NGC6992


 
Immagine ripresa il 25-06-2011
Dati di ripresa: Telescopio Sky Watcher ED80 corretto con riduttore spianatore su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher 80/400, fotocamera di ripresa Eos 450D modificata con coldbox a temperatura di 0°, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD.

47 ligth x 270 secondi a 800 ISO per un totale di tre ore e mezza ripresi fra le 23:00 e le 04:00 dal vialetto di casa con temperatura media di 20° e luna calante al 27%, 30 dark, 20 flat e 20 dark dei flat: le singole immagini sono state calibrate con IRIS e successivamente elaborate con PhotoShop CS.

mercoledì 22 giugno 2011

The Veil Nebula

NGC 6960


Immagine ripresa il 20-06-2011
La Nebulosa Velo (nota anche con le sigle del Catalogo Caldwell C 33 e C 34) è una vasta nebulosa diffusa visibile nella parte sudorientale della costellazione del Cigno.
La nebulosa è un antico resto di supernova; la stella che ha originato quest'oggetto è esplosa diversi millenni fa. Ciò che ora è visibile sono dei debolissimi filamenti, ancora in espansione alla velocità di decine di km/s; nelle foto a lunga posa o con un CCD si distinguono diversi filamenti disposti in tre gruppi principali: il più ad ovest è quello di NGC 6960 (C 34), in direzione della brillante stella 52 Cygni; il secondo, poco più ad est, è formato dalle nebulose NGC 6974 e NGC 6979, disposto con la concavità ad est come il precedente; l'ultimo, ad est, è formato dalle sezioni NGC 6992 (C 33) e NGC 6995 (ai quali si aggiunge IC 1340), orientato in modo speculare rispetto agli altri due. Questa parte è conosciuta pure come Nebulosa Rete (Inglese Network).
Si pensa che nel giro di pochi millenni questa "meraviglia" del cielo boreale scomparirà, perché ad una grande velocità di espansione corrisponde pure un elevato indice di dispersione della sua materia, che presto esaurirà la sua energia ricevuta durante l'esplosione, e si disperderà nel mezzo interstellare, "quasi" senza lasciare traccia. (tratto da wikipedia)

Per questa ripresa, fatta nella notte più corta dell'anno, ho impegnato tutto il tempo tecnicamente a disposizione e nonostante la ripresa sia iniziata con il soggetto ancora tanto basso all'orizzonte, mi ritengo abbastanza soddisfatto
Dati di ripresa: Telescopio Sky Watcher ED80 corretto con riduttore spianatore su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher 80/400, fotocamera di ripresa Eos 450D modificata con coldbox a temperatura di 2° e filtro UHC-E Eos clip, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD.

23 ligth x 720 secondi a 800 ISO per un totale di quattro ore e mezza ripresi fra le 23:00 e le 04:00 dal vialetto di casa con temperatura media di 24° e luna al 73%, 10 dark, 30 flat e 30 dark dei flat: le singole immagini sono state calibrate con IRIS e successivamente elaborate con PhotoShop CS.